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CHIRURGIA REFRATTIVA

di cosa si tratta?

La chirurgia rifrattiva comprende una serie di tecniche utilizzate per migliorare i difetti visivi dovuti ad un’ erronea focalizzazione dell’immagine. Tali difetti, definiti rifrattivi sono: la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo.

CHIRURGIA REFRATTIVA

I DIFETTI REFRATTIVI

Tali difetti, definiti rifrattivi sono: la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo. Vengono valutati attraverso la diottria:unità di misura del potere di rifrazione di un sistema ottico.I difetti di rifrazione vengono corretti con gli occhiali o con lenti a contatto oppure con interventi che modificano la messa a fuoco dell’occhio, riducendo o eliminando completamente l’uso di occhiali o di lenti a contatto. La chirurgia rifrattiva ha, quindi, lo scopo di far convergere correttamente sulla retina i raggi luminosi esterni. Varie sono le tecniche. 

A) Quelle che agiscono sulla cornea modificandone la curvatura.

B) Quelle intraoculari che non interessano la cornea ma prevedono l’inserimento di lenti all’interno dell’occhio.

Le tecniche attraverso le quali si esegue un trattamento di chirurgia refrattiva sono varie: PRK, LASEK, LASIK, EPILASEK, EPILASIK e da qualche anno la SMILE.

CHIRURGIA REFRATTIVA

LA TECNICA PRK

La tecnica PRK (acronimo di PhotoRefractive Keratectomy, fotocheratotomia refrattiva), è attualmente la tecnica più eseguita in Italia, utilizza il laser a eccimeri che asporta i tessuti per evaporazione, intervenendo con precisione micrometrica sulla cornea. La parte superficiale della cornea chiamata “epitelio” viene rimossa dal chirurgo prima dell’intervento laser. Dopo l’intervento viene applicata una lente a contatto protettiva che rimane fino a quando l’epitelio non si riforma completamente. Questa tecnica risulta efficace per tutti i difetti rifrattivi (miopia,ipermetropia,astigmatismo di grado non troppo elevato). E’importante che lo spessore corneale residuo non sia inferiore ai 400 micron. L’età minima è di 20 anni.

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LA TECNICA LASEK

La tecnica LASEK (acronimo di LASer Epithelial Keratomileusis, cheratomileusi laser epiteliale) è una tecnica a metà strada tra PRK e LASIK, prevede la conservazione dell’epitelio originale, che viene staccato dal tessuto sottostante attraverso una soluzione alcolica e posizionato al limbus. Dopo l’intervento col laser viene riportato nella sua posizione originale, dove si rinsalda spontaneamente. La lente a contatto si applica così sopra l’epitelio stesso. Questa tecnica è utile in pazienti con occhi incavatie determina un minor fastidio post operatorio.

CHIRURGIA REFRATTIVA

LA TECNICA LASIK

La tecnica LASIK (LASer In situ Keratomileusis, cheratomileusi) è anch’essa una tecnica che prevede l’uso del laser a eccimeri. Consiste nel creare un lembo attraverso uno strumento chiamato “microcheratomo” in grado di effettuare un taglio non completo della cornea che viene poi sollevata e, dopo il trattamento con il laser sulla cornea sottostante,riposizionata. E’ utile per le ametropie elevate. Da vari anni, ormai,il microcheratomo è stato sostituito dal LASER A FEMTOSECONDI che è il bisturi più preciso al mondo.Infatti ha una risoluzione nanometrica e può operare direttamente all'interno dell’occhio senza dover “aprire” il bulbo oculare. Può essere programmato al computer in modo da effettuare in pochi secondi interventi impossibili manualmente. Viene utilizzato per la Lasik, per la Smile e per l’intervento di cataratta.

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L'EPI-LASIK, L'EPI-LASEK, BUTTERFLY-LASEK

L’EPI-LASIK,l’EPI-LASEK,BUTTERFLY-LASEK sono tecniche innovative che uniscono caratteristiche della lasik e della lasek e consistono nel separare l’epitelio dalla membrana di Bowman atrtraverso un separatore chiamato epicheratomo o un detrattore che ripiega il lembo corneale, precedentemente sollevato con soluzione alcolica,in periferia.

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LA TECNICA SMILE

La tecnica SMILE (Small Incision Lenticule Extraction) è una procedura eseguita completamente con il laser a femtosecondi. Questo laser emette degli impulsi di brevissima durata e ad elevata frequenza. Gli impulsi laser sono focalizzati con grande precisione all’interno della cornea per scolpire, in meno di 25 secondi, una piccola porzione di tessuto che ha la forma di un lenticolo. Successivamente, il chirurgo rimuove il lenticolo attraverso una piccola incisione. La rimozione del lenticolo, modificando la curvatura della cornea, corregge il difetto visivo.

Si sente sempre più spesso parlare negli ultimi tempi di interventi personalizzati. Per capire un po’ di più di cosa si tratta bisogna introdurre il concetto di ABERROMETRIA. Il termine deriva dal latino e significa “ab erratio” cioè andare fuori strada,deviare. Rappresenta,quindi,la deviazione tra l’immagine ideale e l’immagine reale;in sostanza oltre ai difetti di vista ,nell’occhio ci sono delle componenti irregolari chiamate aberrazioni che non consentono una visione ottimale.Lo studio di queste,attraverso uno strumento chiamato aberrometro permette di individuarle e ridurle attraverso un profilo di ablazione personalizzato integrando i dati aberrometrici nel laser a eccimeri che effettua un intervento quindi “ guidato”. Oltre a migliorare la qualità della visione è molto utile nei ritrattamenti e nei decentramenti.

DR. VINCENZO SABIA

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