VEDERE E VIVERE MEGLIO
PREVENZIONE
VEDERE E VIVERE MEGLIO
di cosa si tratta?
I difetti della vista sono in aumento in tutto il mondo industrializzato tanto che una recente indagine negli Usa ha rilevato che in Nord America la popolazione che porta gli occhiali è ormai superiore a quella che non ne ha bisogno. La qualità della vita dipende in larga misura dalla nostra vista; bisogna avere dei buoni occhi per leggere, giocare, viaggiare, svolgere lavori domestici, frequentare altre persone, andare al cinema e praticare sport.
prevenzione
Alcuni accorgimenti
Per prevenire la nostra vista è importante applicare buone abitudini anche nelle ore che si passano davanti allo schermo di un computer perchè il video terminale può essere molto pericoloso per i nostri occhi, in quanto tende a favorire abitudini poco salutari.
Chi porta gli occhiali, davanti allo schermo deve adottare qualche accorgimento in più. I riflessi possono diventare ancora più fastidiosi (le lenti sono una superficie riflettente in più). Inoltre gli occhiali che vengono usati per la vista da lontano, o per leggere da vicino, non vanno bene per la distanza dallo schermo (che deve essere mantenuta tra i 50 e i 60 cm).
CONSIGLI IMPORTANTI
ILLUMINAZIONE
• Lo sfondo deve essere un po' meno luminoso dello schermo, ma non buio!
• Fate attenzione che non ci siano riflessi sullo schermo
• Regolate la luminosità e il contrasto dello schermo su valori moderati
CONSIGLI IMPORTANTI
LE 3 REGOLE D'ORO
• Batti le palpebre (blink) alla fine di ogni paragrafo che leggi, o più spesso;
• Più o meno alla fine di ogni schermata (pagina) solleva lo sguardo e fai un respiro profondo;
• Ogni volta che devi aspettare il caricamento di una pagina, invece di fissare ansiosamente lo schermo fai palming (poggiare i palmi delle mani a cucchiaio sugli occhi per facilitarne il rilassamento del buio totale);
UN PO' DI MOVIMENTO
Se passate parecchio tempo davanti allo schermo è bene metterci anche un po’ di movimento. Fate spesso questi movimenti:
- Rotazione degli occhi. In una direzione, poi nell’altra. Respirando.
- Rotazioni del collo. Che altrimenti si irrigidisce.
- Alzarsi e stirarsi voluttuosamente. Respirando
Alcuni consigli per vedere bene e prevenire i difetti della vista:
- Un’illuminazione diretta: la circonferenza della sorgente luminosa deve essere quanto più ampia possibile. L’ideale è combinare luci dirette (lampade per leggere) e luci indirette (rivolte verso il muro o verso il soffitto):
- Le lampade a risparmio energetico consumano molto meno e producono una buona luminosità. Badate che l’appartamento sia bene illuminato, installando per esempio una lampada supplementare nel vostro “angolo di lettura”;
- Avvicinatevi agli oggetti o avvicinate gli oggetti agli occhi:
- Procuratevi un telefono munito di una tastiera a grandi tasti;
- Eliminate tutto ciò che può abbagliarvi. Ricoprite i pavimenti lucidi con tappeti o con un rivestimento antiriflesso;
- I contrasti sono importanti: applicate delle strisce gialle sul fronte degli scalini, verniciate con colori contrastanti i telai delle porte e i corrimano, servite cibi di colore chiaro in stoviglie di colore Scuro;
- Servitevi di occhiali ingrandenti o di una lente di ingrandimento;
- Anche una corretta alimentazione contribuisce notevolmente al benessere dei nostri occhi. Frutta e verdura contengono luteina, una carotenoide particolarmente importante in grado di filtrare la luce e quindi di proteggere i punti più delicati della retina dagli effetti nocivi delle radiazioni luminose. Cibi che contengono vitamina E e C, beta carotene e zinco riducono i rischi di ADM (degenerazione maculare) come anche gli Omega3 contenuti nel pesce;
- Anche un regolare esercizio fisico per mantenere il peso corporeo sotto controllo aiuta a prevenire il diabete e la retinopatia diabetica, causa principale di danno a carico dei vasi sanguigni che irrorano la retina, con perdita delle facoltà visive.
DR. VINCENZO SABIA
L'IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
adotta comportamenti in grado di evitare o ridurre a monte l'insorgenza e lo sviluppo di una malattia a carico dei tuoi occhi. Ecco alcuni accorgimenti ad tenere in considerazione:
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TEST PER LA VISIONE DEI COLORI
PREVENZIONE
TEST PER LA VISIONE DEI COLORI
di cosa si tratta?
I colori vengono visti come tali solo perchè alcuni recettori retinici (coni) interpretano le tre lunghezze d’onda fondamentali della luce: Rosso, Verde, Blu. Usando opportunamente queste tre bande è possibile vedere tutti gli altri colori che conosciamo.
Quando i coni non sono in grado di riconoscere alcuni colori si determina il daltonismo, meglio detto discromatopsia.
DISCROMATOPSICI
TIPI DI DISCROMATOPSICI
Esistono tre classi fondamentali di discromatopsici:
-
Protanopi, Deuteranopi e Tritanopi.
-
I primi due tipi confondono tra loro il rosso con il verde, seppur con sfumature diverse; ad es. il protanope confonde anche il rosso col blu, mentre il deuteranope no.
-
I tritanopi confondono il giallo con il blu.
Nel mondo occidentale i difetti nel riconoscimento dei colori non provocano difficoltà molto serie. Chi ne è affetto può avere qualche dubbio davanti a un semaforo oppure nel momento di scegliere una cravatta o una nuova automobile, ma impara a poco a poco a compensare il difetto.
Il problema acquista invece una certa serietà per chi con i colori e gli inchiostri ci lavora, ad esempio per i grafici e gli stampatori. Per la rilevazione del daltonismo e delle acromatopsie in genere si utilizzano le Tavole di Ishihara e il Test di Fansworth.
ESEGUI IL TEST
LE TAVOLE DI ISHIHARA
Le tavole di Ishihara servono per fare un test di percezione del colore per carenze di colore rosso e verde, il primo di una classe di test di visione dei colori chiamati piastre pseudo-isocromatiche.
Annotare i numeri visti nelle schede da 2 a 7 e soprattutto annotare quale numero viene visto meglio nella scheda 7 (essendone presenti due). La scheda numero 7, è discriminante per i problemi principali di discromatopsia ed è dunque importante ricordare quale dei due percorsi viene prescelto: quello superiore o quello inferiore. Fatto ciò, verificare i risultati messi volutamente su un’altra pagina per evitare che venga consultata inavvertitamente prima di eseguire il test.
RISULTATI La prima scheda presenta il numero 12 ed è visibile da tutti, anche da chi ha problemi alla visione dei colori. Numero della scheda / Numero che si cela nel disegno - visione dei colori normali 2. / 29 3. / 43 4. / 73 5. / Nulla 6. / 74 7. / 26 Se non avete indovinato i numeri presentati nelle schede, potreste avere un problema nella discriminazione dei colori definito col termine Discromatopsia oppure col termineDaltonismo.
Per capire quale tipo di Discromatopsia è quella a cui appartenete, ricordatevi della scheda n°7.
Infatti se avete visto meglio il numero 2 rispetto al numero 6, allora il vostro è un problema definito col nome di Deuteranopia (Deuteranomalia se di lieve entità).
Se, al contrario, avete visto meglio in numero 6 rispetto al 2, allora il vostro problema si chiama Protanopia (Protanomalia se di lieve entità). Inoltre fate caso alla scheda numero 5; se avete un problema dei colori, probabilmente avrete riconosciuto il numero 5 (casualmente è lo stesso numero della scheda). Se, invece come speriamo, avete indovinato tutti i numeri tranne la quinta scheda (infatti chi vede bene i colori non può vederci nulla) allora state tranquilli: il test è stato superato bene. Stesso dicasi per i tracciati in cui solo il quinto non presenta alcun tracciato visibile da chi non ha problemi ai colori, mentre è visibili per chi purtroppo ne ha.
Infine, i test dei colori non sono così semplicistici come qui presentati per ragioni di spazio e di tempo e possono essere approfonditi presso un Optometrista della Vs. città. Comunque il fatto di aver superato il test presentato mette al riparo da qualsiasi sorpresa, mentre deve approfondire la cosa chi non lo ha superato per stabilire il proprio grado di Discromatospia.
Annotare i numeri visti nelle schede da 2 a 7 e soprattutto annotare quale numero viene visto meglio nella scheda 7 (essendone presenti due). La scheda numero 7, è discriminante per i problemi principali di discromatopsia ed è dunque importante ricordare quale dei due percorsi viene prescelto: quello superiore o quello inferiore. Fatto ciò, verificare i risultati messi volutamente su un’altra pagina per evitare che venga consultata inavvertitamente prima di eseguire il test.
Risultati Per i bambini che hanno usato i tracciati vale lo stesso discorso: La scheda n°7 è quella discriminante tra i problemi di Deuteranopia (persorso in alto) e Protanopia (percorso in basso) e la scheda n°5 presenterà un normale percorso.
DR. VINCENZO SABIA
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TEST MACULOPATIE
PREVENZIONE
TEST MACULOPATIE
di cosa si tratta?
Si tratta di un test molto semplice che possiamo fare tranquillamente a casa in qualsiasi momento. Lo scopo del test è individuare il più precocemente possibile la MACULOPATIA che è la causa di cecità più frequente al mondo. Con questo termine intendiamo la deformazione, ondulazione, distorsione di tutto ciò che è dritto (righe, stipiti delle porte, gradini….). Di solito si avverte meglio durante la lettura per cu il paziente percepisce le righe del giornale distorte, ondulate o spezzate. Purtroppo questo sintomo non sempre viene notato precocemente perché spesso il paziente non si accorge del disturbo fino a quando non si copre l’occhio sano.
TEST MACULOPATIE
COME SI ESEGUE IL TEST
• Se necessario indossare gli occhiali per leggere;
• Coprire con il palmo della mano l’occhio sinistro;
• Tenere con la mano destra il test alla normale distanza di lettura;
• Fissare con l’occhio destro il punto al centro della griglia;
• Fare attenzione se si osservano le righe deformate, distorte, spezzate; oppure se è presente una macchia scura;
• Ripetere la stessa procedura per l’altro occhio.
TEST MACULOPATIE
CHI DEVE ESEGUIRE IL TEST
In linea di massima tutte le persone che sono a rischio di sviluppare la degenerazione maculare e quindi:
• Le persone di età superiore ai 50 anni;
• I miopi elevati;
• Le persone che abbiano avuto già un occhio colpito dalla malattia;
• Le persone alle quali sono state riscontrate durante una visita oculistica di routine dei particolari fattori di rischio come la presenza di drusen (in particolari molli) presenti sulla retina. Le drusen sono degli accumuli color giallo che si depositano sotto la retina e sono l’espressione della difficoltà a smaltire le sostanze di scarto.
TEST MACULOPATIE
COME SI PRESENTA IL TEST
DR. VINCENZO SABIA
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PREPARARSI ALLA VISITA OCULISTICA
PREVENZIONE
PREPARARSI ALLA VISITA OCULISTICA
di cosa si tratta?
L’esame oculistico si avvale oggigiorno di una vastissima gamma di strumenti tecnologici che affiancandosi alle vecchie apparecchiature, consentono di studiare e misurare in modo approfondito e preciso l’occhio sia dal punto di vista morfologico sia da quello funzionale. La visita oculistica di base prevede alcune tappe fondamentali che conducono alla valutazione della funzionalità oculare e alla diagnosi di eventuali stati patologici. Fare una visita oculistica è fondamentale dal momento che la vista è il canale di accesso dell’85% delle informazioni che arrivano al cervello.
prevenzione
agisci in tempo
La prevenzione visiva è l’unica strategia che consente di contrastare e ridurre i problemi di visione limitando danni derivanti da diagnosi tardive. Con una visita oculistica si possono rilevare diverse patologie soprattutto dal momento in cui le capacità visive del paziente si riducono notevolmente; malattie come il diabete, l’ipertensione o alcune forme tumorali possono trovare una prima diagnosi proprio attraverso l’esame della vista. Un primo esame oculistico andrebbe fatto entro il primo anno di vita, soprattutto se in famiglia ci sono difetti visivi di una certa importanza.
La prima visita oculistica va effettuata verso i 3/4 anni di età perché la miopia può insorgere anche precocemente; anche dopo i 40 anni è necessario effettuare controlli periodici per prevenire complicanze legate al fumo, al diabete, all’ipertensione e al naturale invecchiamento dell’occhio.
È consigliabile anticipare il momento della visita oculistica nel caso in cui i genitori notino particolari comportamenti del bambino quali: lo strizzare gli occhi quando guarda lontano; la chiusura di un occhio quando guarda la luce; l’inclinazione o la rotazione della testa; fastidio per la luce intensa o sfregamento frequente degli occhi; arrossamento; lacrimazione. Nei casi in cui si accerti un vizio di refrazione e si provveda alla sua correzione con occhiali, questi devono essere portati sempre, nonostante la giovane età: una mancata correzione del difetto visivo, infatti, può causare un’ambliopia (non corretto sviluppo della capacità visiva di un occhio) non più correggibile con il passare degli anni.
VISITA OCULISTICA
COME SI SVOLGE
• ANAMNESI: attuali sintomi e storia clinica orientata alle patologie dell'occhio, che presentano segni a livello degli occhi o che hanno ricadute sull'apparato oculare;
• VISUS E REFRAZIONE: misurazione della vista con e senza lenti, per lontano e per vicino;
• ESAME OBIETTIVO: osservazione alla lampada a fessura della parte anteriore dell'occhio;
• TONOMETRIA: misurazione della pressione dell'occhio;
• FUNDUS OCULI: osservazione della retina, dei vasi retinici, della papilla del nervo ottico, dopo dilatazione della pupilla.
visita oculistica
ALTRE METODOLOGIE
• VALUTAZIONE ORTOTTICA: studio della motilità oculare, cover test, misurazione della stereopsi;
• VALUTAZIONE DELLA PERCEZIONE dei colori, del contrasto, del campo visivo;
• TEST QUANTITATIVI O QUALITATIVI dell'apparato lacrimale;
• Piccoli Atti Chirurgici.
CONSIGLI UTILI
È importante che il paziente tenga conto di alcune informazioni prima di una visita oculistica; i portatori di lenti corneali devono sospendere l’impiego alcuni giorni prima:
-
Lenti rigide: 3 giorni prima
-
Lenti morbide: 1 giorno prima
-
Lenti usa e getta: 1 giorno prima
Nel caso il paziente vorrebbe valutare la propria idoneità ad un intervento di chirurgia rifrattiva l’uso delle lenti a contatto deve essere così sospeso:
-
Lenti rigide: 30 giorni prima
-
Lenti morbide: 20 giorni prima
-
Lenti usa e getta: 20 giorni prima
Durante la visita oculistica la pupilla viene dilatata e non si utilizza nessun collirio per far passare l’effetto della dilatazione; viene misurata la pressione oculare attraverso un tonometro dopo istillazione di un collirio anestetico, oppure attraverso un tonometro a soffio senza usare alcun collirio.
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LA VISTA DEL BAMBINO
PREVENZIONE
La vista del bambino
cosa sappiamo
Alla nascita la vista del bambino è poco sviluppata perché la parte del cervello che se ne occupa è ancora immatura. Quindi il neonato vede sfocato, distingue i contorni, ma in bianco e nero, poi col passare dei giorni migliora.
evoluzione visiva
Come si evolve
Dopo i 60 giorni comincia a distinguere anche i colori. Verso i 3 mesi diventa molto curioso di quello che lo circonda è questo è uno dei momenti che preferisce andare in braccio alla mamma anziché sdraiato a letto.
Intorno ai 4 mesi raggiunge i 2 decimi. Verso gli otto mesi il colore degli occhi è definito è riconosce le persone anche a distanza.
A un anno la percezione dello spazio si perfeziona. A 3 anni il bambino vede circa 4-5 decimi. Un pò prima dei 4 anni è opportuno sottoporre il bambino a visita oculistica.
FATTORI DI RISCHIO
L'OCCHIO PIGRO
Il pericolo più grave infatti è l’ambliopia o occhio pigro che si verifica quando la visione di uno dei 2 occhi non si sviluppa correttamente. Il grosso problema è che vedo una visione normale con l’altro occhio, spesso il piccolo non di accorge di nulla, ne tantomeno i genitori o la maestra, perché il bambino compie i suoi atti quotidiani con naturalezza e senza fatica. Purtroppo se non viene trattata tempestivamente, può causare una riduzione permanente dell’acutezza visiva in quell’occhio.
FATTORI DI RISCHIO
PROBLEMI VISIVI
Quando, invece, sono entrambi gli occhi ad avere un difetto di refrazione (miopie, ipermetropia, astigmatismo) ci sono dei segni che i genitori potrebbero accorgersene:
• Strofinamento ricorrente degli occhi
• Strizzare gli occhi
• Mal di testa
• Avvicinamento alla televisione
• Inclinare la testa
EPICANTO O STRABISMO?
L’epicanto è una plica che copre parzialmente la parte bianca dell’occhio e che può dare l’impressione che l bambino abbia una forma di strabismo. In realtà è una falsa impressione e man mano che il bambino cresce, la radice del naso si sviluppa e la plica tende a scomparire.
Lo strabismo vero, invece, può causare seri danni alla pressione visiva e dev’essere diagnosticato quanto prima per porre gli opportuni rimedi.
DR. VINCENZO SABIA
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STRESS VISIVO
PREVENZIONE
STRESS VISIVO
di cosa si tratta?
Si tratta di un sovraccarico dell’apparato visivo. I sintomi sono bruciore, lacrimazione, secchezza oculare, senso di corpo estraneo, fastidio alla luce, dolore oculare e mal di testa, visione annebbiata o sdoppiata, frequente chiusura delle palpebre e stanchezza alla lettura. Sono disturbi che si manifestano in chi è sottoposto a stress visivo e possono causare vere e proprie malattie.
normativa
Cosa ci dice la legge
La legge impone delle regole ma anche qualche esercizio ed alcuni accorgimenti pratici possono garantirvi una corretta messa a fuoco.
Pause ricorrenti per riposare gli occhi, sedie con sedile e schienale regolabile, frequenti visite di controllo: sono i principali punti della legge 626 a tutela di chi, per lavoro, trascorre molte ore al videoterminale. La normativa è entrata in vigore l’1-7-96.
La legge prevede 15 minuti di pausa ogni 2 ore di attività, durante la quale è consigliabile sgranchirsi le braccia e la schiena, senza impegnare gli occhi.
Gli effetti più benefici si hanno quando, durante le pause, si rivolge lo sguardo su oggetti lontani, meglio se fuori dalla finestra.
SINTOMATOLOGIA
LE CAUSE
Oggi è dimostrato che uno stress continuativo per lavoro al videoterminale può provocare disturbi anche alle persone sane. Ogni volta che si osserva un oggetto vicino si impegnano sia i muscoli esterni sia quelli interni all’occhio per metterlo a fuoco. In sostanza, per vedere vicino si esegue uno sforzo che non avviene per vedere lontano.
SINTOMATOLOGIA
FATTORI DI RISCHIO
La presenza di difetti visivi non corretti o mal corretti (occhiali non idonei) l’apparato visivo viene maggiormente sollecitato. Per esempio, chi ha uno strabismo latente deve fare uno sforzo maggiore per "tenere insieme" i due occhi; per questa ragione il difetto può accrescersi (strabismo manifesto). La visita oculistica agli operatori di videoterminale, oltre ad avere una funzione di screening per le malattie della retina o del glaucoma, comprende dei test per la valutazione della messa a fuoco (refrazione) e la capacita’ dei due occhi di lavorare insieme (visita ortottica).
FAI GINNASTICA CON LO SGUARDO
Per rilassare e rinforzare i muscoli degli occhi si possono fare esercizi di allenamento visivo. Essi servono a migliorare la messa a fuoco e la convergenza degli occhi.
Ecco cosa si consiglia per evitare i disturbi visivi causati dal lavoro prolungato al videoterminale. Rispettando queste regole, potete infatti assicurarvi una buona protezione visiva.
Accorgimenti tecnici. La distanza ottimale da mantenere con il monitor è 45-70 cm. È utile non avvicinarsi comunque più di 40 cm, aumentando piuttosto il corpo dei caratteri od ingrandendo la pagina sullo schermo. Soprattutto nel caso si adoperino lenti multifocali (progressive), è utile mantenere i testi cartacei alla medesima altezza rispetto al monitor, utilizzando un leggìo portadocumenti.
RILASSAMENTO
Con i gomiti sul tavolo, mani sugli zigomi e pollici sulle tempie (non deve arrivare luce agli occhi, che possono essere tenuti aperti oppure chiusi). Provate a rilassarvi ed immaginare uno scenario panoramico (montagne o distese marine) respirando lentamente e profondamente. Tempo 1-5 minuti.
FOCALIZZAZIONE
Alternate la lettura di un testo vicino con uno lontano (ad esempio un calendario sul muro), più volte, cambiando gradatamente la distanza dell’oggetto vicino (dai 50 ad un minimo di 20 cm), per un minuto.
MOVIMENTI GUIDATI
Sedersi con la schiena eretta e, tappandosi un occhio, seguire a braccio teso in avanti, il pollice omonimo all’occhio tenuto aperto, mentre questo viene spostato in alto, lateralmente ed in basso. Ripetere sei volte questi movimenti a massima escursione, senza interruzioni, poi cambiare occhio.
OCCHIALI
OCCHIO SECCO
Gli oggetti riflettenti dell’ambiente, ma soprattutto il monitor, originano riflessi sia sulla superficie esterna sia su quella interna degli occhiali. Questi riflessi si sovrappongono sulla retina alle immagini visive e creano degli aloni la cui precisione è stancante. È buona norma utilizzare lenti trattate con filtri antiriflesso. Dopo i 40 anni di età si comincia a far fatica a focalizzare da vicino perchè i muscoli interni all’occhio perdono di elasticità (presbiopia). I presbiti riescono ad utilizzare agevolmente il video quando l’occhiale per vicino sia appositamente designato. Anzitutto l’ampiezza della lente deve essere maggiore della classica lunetta, altrimenti per osservare il monitor si è costretti ad alzare il mento. Questo problema, associato alla scarsa praticità del togli e metti quando si alterna lo sguardo con il lontano (ad esempio chi dialoga con il pubblico), può essere ovviato utilizzando lenti multifocali.
Occhio secco. La concentrazione davanti al monitor riduce la lubrificazione dell’occhio e ciò può portare disturbi. È ormai assodato che l’impegno lavorativo riduce la frequenza dell’ammiccamento, il quale serve a diffondere le lacrime in uno strato sottile ed uniforme sulla cornea. A maggior ragione chi ha gia alterazioni delle lacrime può avere arrossamenti oculari, “sensazione di sabbia”, lacrimazione riflessa. Questo può essere ovviato con lacrime artificiali, disponibili sul mercato anche nel formato “monodose”, che ha la caratteristica di non contenere conservanti e di potere essere utilizzato indossando le lenti a contatto.
DR. VINCENZO SABIA
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